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Cardinale, Tidei, Valiante & family,ecco tutte le dinastie rosse,ma il Pd attacca Silvio e Marina

Ignazio Stagno
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"La politica non si fa con le dinastie". Il mantra a sinistra l'hanno imparato bene. Lo ripetono in modo ossessivo per scongiurare la discesa in campo di Marina Berlusconi che prenderebbe "lo scettro" del padre. Moralismo rosso da dare in pasto agli elettori per convincerli che "loro" a sinistra certe cose nè le fanno, nè le pensano. Poi ovviamente politologi e storici di sinistra corrono davanti a un microfono sul piccolo schermo per pontificare sul prestigio della "dinastia dei Kennedy", magari tra un Correva l'anno di Paolo Milei su Rai3, o un La Storia Siamo noi, prima che venisse fatto fuori Gianni Minoli. Jfk, Bob e Ted, vanno bene. Silvio e Marina no. Ma il "moralismo" con la memoria corta della sinistra di casa nostra sbatte sempre sul muro della realtà. Dinastie rosse - Il Pd come tutti "tiene famiglia" e quando si tratta di piazzare i "figli di" la filosofia esistenziale sul concetto di "successione" viene messa da parte. Le dinastie ai "compagni" piacciono. Eccome. Nessuno ad esempio ha mai fiatato contro la dinastia dei Tidei. Lei Marietta Tidei, eletta deputata Pd, è la figlia di Pietro, ex deputato democratico nelle due ultime legislature. Silenzio anche sulla "Cirinnà Family". Lì il seggio se lo sono passati da tra moglie e marito. Monica Cirinnà ha sostituito sullo scranno il marito Esterino Montino. Poi il moralismo di sinistra sulle dinastie è rimasto "ibernato" anche nel caso del "regno dei Cardinale". Il padre Salvatore è stato ministro nel governo D'Alema. Poi ha deciso, dopo una lunghissima carriera in parlamento di lasciare tutto a sua figlia Daniela. E con quel cognome in sicilia ha fatto il pieno prendendosi la poltroncina a Montecitorio. E che dire poi di Simona Valiante. Anche lei in "silenzio" per non scomodare i moralisti, si è presa il posto del padre in politica. Antonio Valiante si era stufato di andare a Roma e allora ha lasciato l'eredità elettorale alla figlia. E Stefania Covello? Anche lei è in parlamento grazie al papà. Francesco, ex senatore democristiano aveva già dato tutto. Cinque Stelle in famiglia - Ma le "dynasty" non sono solo a sinistra, anche nei Cinque Stelle si ragiona con l'albero genealogico in mano. Azzurra Cancelleri eletta alla Camera è la sorella di Giancarlo, leader del M5s siciliano e deputato regionale nell'isola. Poi ci sono le "coppie". Lì la dinastia è orizzontale. Giovanna Mangili e Laura Bignami, risultano consorti di consiglieri 5 Stelle di Cesano Maderno e Busto Arsizio. Ma queste non chiamtele "dinastie". Non è elegante. Meglio dire che mogli, figlie, e figli si sono "sacrificati" al posto di papà e mariti. Un atto doveroso. Il lavoro parlamentare è usurante. Ad una certa età bisogna lasciare la mano a chi è più giovane. La parola "dinastia" va bene solo per Marina e Silvio. I moralisti "rossi" "tengono faglia" a loro insaputa. (I.S.)

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