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Letta bis o incarico a GrassoLe ipotesi di Napolitano per non sciogliere le Camere

Pietro Grasso

Lucia Esposito
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Se mercoledì, in consiglio dei ministri, Enrico Letta dovesse essere sfiduciato, se le larghe intese dovessero scivolare sull'Imu, che cosa farà Giorgio Napolitano? Il 22 aprile scorso, davanti alle Camere riunite, Giorgio Napolitano disse: "Non è per prendere atto dell'ingovernabililtà, almeno nella legislatura appena iniziata, che ho accolto l'invito a prestare giuramento come nuovo Presidente della Repubblica". In questi mesi lo ha ripetuto più volte che in caso di crisi non avrebbe sciolto le Camere, non prima di una riforma della legge elettorale. I falchi Pdl vorrebbero andare al voto a novembre senza modificare il Porcellum: per ottenerlo sanno che l'attuale Parlamento deve essere sciolto entro la fine di settembre. Altrimenti non sarà più possibile votare per quella data. Cosa farà dunque Giorgio Napolitano?  Governo istituzionale -  La prima strada che esplorerà sarà quella di un secondo mandato a Enrico Letta  che in Senato ha bisogno di venti voti (potrebbero essere quelli dei grillini e di qualche trasfuga del Pdl) . Se il tentativo del bis dovesse fallire, è probabile che Letta tenti la strada del governo istituzionale presieduto da Pietro Grasso. E se il rpesidente del Seanto non ce la facesse potrebbe rimanere in carica comunque fino alla primavera del 2014 per gli affari correnti. Il terzo scenario davanti a una situazione di empasse potrebbe essere quello estremo delle dimissioni del Presidente con l'attuale Parlamento che dovrebbe eleggere un nuovo Capo dello Stato. Un'elezione che è stata travagliatissima la scorsa volta quando sono andate a vuoto cinque votazioni ed è stato necessario chiedere a Napolitano il secondo mandato. 

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