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Luigi Di Maio e M5s, un condono per cancellare rimborsopoli: l'idea dei vertici del Movimento

Matteo Legnani
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Un bel colpo di spugna. Perché quei soldi sono andati e riaverli indietro sarà assai difficile. E per chiudere al più presto un caso che sta pesando non poco su quella immagine di "onestà, onestà" di cui fin dalle origini si era ammantato il Movimento 5 Stelle. Rimborsopoli potrebbe finire proprio così, con quello che, da parte del Movimento, sarebbe un vero e proprio condono. Lo lascia intendere lo stesso Davide Casaleggio, che da una parte al Corriere della Sera si mostra intransigente: "Al primo dubbio nessun dubbio", ma poi aggiunge che "se degli errori sono capitati a Bernini che ha restituito così tanto, possono capitare a tutti, anche a Lezzi e Sarti". Leggi anche: Super-Crosetto, umilia Di Maio: "Perché è candidato premier...?" Insomma, sono compagni che hanno sbagliato. E così, riferisce Il Messaggero, ai vertici del M5s si sta facendo largo l'ipotesi di condonare, appunto, i mancati pagamenti. Magari obbligando chi non ha rispettato gli impegni a un patteggiamento che preveda una cifra inferiore rispetto al totale non restituito. Un condono, appunto. Un colpo di spugna, così come proprio potrebbero fare quei "vecchi politici disonesti" da cui i grillini hanno sempre cercato di prendere le distanze (tentativo che però, alla luce di rimborsopoli, appare assai vano). Leggi anche: Il grillino travolto dallo scandalo fugge in Marocco: insultato persino dal padre

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