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Matteo Salvini, il primo discorso dopo il botto alle urne: "Ora deve governare il centrodestra"

Giovanni Ruggiero
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Il prossimo governo "tocca a noi di centrodestra" ha detto Matteo Salvini commentando i risultati del voto: "La Lega ha vinto nel centrodestra - ha ribadito - e rimarrà alla guida del centrodestra". Il segretario leghista ha voluto aspettare il mattino dopo la chiusura dei seggi per avere un quadro più chiaro dello scenario emerso dalle urne. Dalla sede del Carroccio in via Bellerio a Milano, i messaggi partiti dal leader leghista sono diretti in tre direzioni ben distinte. Il primo per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dovrebbe ora affidare l'incarico esplorativo a Salvini per la composizione della maggioranza di governo. Il secondo per gli alleati, che "devono essere tutti contenti, perché c'è una coalizione che ha vinto e che può governare". Il terzo per i grillini, presi già a festeggiare subito dopo i primi exit-poll che li hanno attestati come primo partito. Leggi anche: Salvini, l'intervista profetica a Libero: "Ecco le mie due rivoluzioni" Ai grillini Salvini ha riconosciuto il risultato importante: "anche se la Lega è cresciuta di più". Per il segretario del Carroccio sono loro il vero baricentro del prossimo Parlamento, con loro però non c'è nessuna intenzione di trattare per la formazione del governo, dicendo nettamente no a "governi su coalizioni strane". Successivamente è stato ancor più esplicito: mai al governo col M5s? "No. Ho pieno rispetto per il voto dei cittadini" e "cambiano idea troppo spesso su troppi temi. Un governo Di Maio-Salvini, onestamente, proprio non lo vedo", ha affermato il leader della Lega a La7. Il vero sconfitto di questa tornata elettorale è Matteo Renzi: "Non commento la debacle altrui, l'arroganza di Renzi è stata punita". Salvini parla con tono misurato, sembra vestire già il ruolo di capo della coalizione, senza abbandonare quel che gli ha permesso di ottenere il risultato che ha esaltato i leghisti: "Sono e rimango populista, perché chi ascolta il popolo fa il suo mestiere, dei radical chic che schifano l'operaio la gente non ha più voglia".

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