"Stop giochi di potere", Di Maio scuote i partiti
Roma, 12 mar. (Adnkronos) - Luigi Di Maio chiede "responsabilità" agli autori del Rosatellum e punta il dito contro i "soliti giochi di potere sulla pelle dei cittadini". Il capo politico del M5S si rivolge ai partiti che hanno votato la legge elettorale (Pd in primis ma anche Forza Italia e Lega) e affida a un tweet il suo commento sullo stallo politico creato dal voto del 4 marzo. Il messaggio arriva mentre cala il sipario sulla direzione Pd che ha visto il vicesegretario Maurizio Martina prendere momentaneamente le redini del partito dopo l'uscita di scena di Matteo Renzi e ribadire il ruolo dei dem all'opposizione, affidando a M5S e Lega l'onore di governare. Domani Di Maio alla stampa estera chiarirà la sua posizione. I 5 Stelle annunciano novità. "Ci sarà un passo avanti", fanno sapere i vertici pentastellati. "Quelli del Pd - è il ragionamento che filtra dallo stato maggiore M5S, riunito nel comitato di Via Piemonte 32 - pensano solo a risolvere le loro questioni interne. Abbiamo rivolto un appello a tutti ma fanno finta di niente. Tutti aprono a chiunque tranne che a noi. Noi ci stiamo assumendo le nostre responsabilità, nonostante la colpa di questa legge elettorale non sia nostra". La scelta dell'Associazione stampa estera come sede della conferenza stampa di Di Maio non è casuale. "Parleremo all'Europa e alla Merkel", sottolineano fonti M5S. L'intenzione dei pentastellati sarebbe quella di tenere scollegate le due partite attualmente in corso: quella per il governo del Paese e quella per la presidenza delle due Camere (di cui una da dare al centrodestra, a meno che il Pd non bussi alla porta dei grillini). Ma la situazione è in continua evoluzione. Al quartier generale M5S intanto si registra il solito via vai di fedelissimi: da Alfonso Bonafede (membro della potenziale squadra di governo 5 Stelle) ai capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli, dagli 'sherpa' Emilio Carelli e Gianluigi Paragone a Laura Castelli e Manlio Di Stefano, passando per Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Giuseppe Conte (indicato da Di Maio come possibile ministro della Pubblica amministrazione) e il braccio destro di Di Maio Vincenzo Spadafora, che oggi ha festeggiato il suo quarantaquattresimo compleanno. Tra coloro che erano presenti oggi al comitato, anche il numero uno di Acea Luca Lanzalone.