Matteo Renzi e il colpo di grazia al Pd: chi vuole far eleggere segretario
Il tramonto di un partito lo si intuisce dai "dettagli". Il Pd è allo sbando, Matteo Renzi pure di più. E alla disperata ricerca di un segretario "renziano" che possa sfidare all'assemblea del 21 aprile i due aspiranti leader Maurizio Martina e Matteo Richetti (non esattamente due giganti) l'ex premier avrebbe pensato a Ettore Rosato. Sì, proprio lui, il padre della sciagurata legge elettorale che ha preso il suo nome e che è stato capogruppo alla Camera nei mesi in cui il Partito è esploso e si è avviato alla scissione dei bersaniani. Non esattamente un buon auspicio per un partito reduce dal 18% alle elezioni e che rischia, così, di sprofondare ancora di più. PLeggi anche: Il Pd è una barzelletta, nasce la "corrente kenyota" Il diretto interessato, intervistato dal Corriere della Sera, glissa: "Decideremo in maniera collegiale sia modalità che candidati. Il nostro interesse è trovare una soluzione che tenga unito il più possibile il partito e ci consenta di ripartire dopo la batosta elettorale". La difesa di Renzi è strenua: "Si è dimesso da segretario, non da politico, dà il suo contributo alle decisioni che prendiamo collegialmente. Io penso che questo tentativo che qualcuno mette in campo di individuare sempre in lui il problema del Pd sia un modo per non affrontare i problemi, oltre che per scaricare tutte le responsabilità sulla sua sola persona".