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Bonev da Santoro, scoppia il casoIl fatto la tradiscePioggia di insulti sul web: bugiarda

Pascale, Bonev, Santoro

Lucia Esposito
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Il caso Bonev è diventata una bomba che è scoppiata in mano a Michele Santoro. L'intervista alla regista bulgara durante la puntata di Servizio Pubblico che ha gettato fango su Francesca Pascale è diventata un caso politico con la levata di scudi del Pdl che ha fatto quadrato attorno a Silvio difendendolo da un "giornalismo qualunquista" come lo ha definito Angelino Alfano. Bonev era già stata querelata da Francesca Pascale per le sue dichiarazioni ora la fidanzata del Cav ha annunciato querela. Con i suoi avvocati la Pascale è intenzionata a chiedere un risarcimento danni da 10 milioni di euro a Michele  Santoro, Michelle Bonev e Urbano Cairo, editore di La7. La somma,   riferiscono fonti pidielline, potrebbe essere destinata interamente  alle case-famiglia di Napoli. Sul Fatto Quiotidiano, il vicedirettore Marco Travaglio il "pm" di Servizio Pubblico, sceglie di "dribblare" il caso Bonev, non dice una parola sull'intervista che ha sollevato un polverone politico e per cui il presidente dei senatori Pdl Renato Schifani ha chiesto un intervento dell'Ordine dei giornalisti: " trasmissione di Santoro ieri sera ha toccato davvero il fondo. L'intervista alla Bonev, creata ad arte, era pensata e finalizzata unicamente per gettare fango e discredito sul presidente Berlusconi". Insomma, Travaglio preferisce parlare della trattativa Stato-mafia sollecitando Napolitano a deporre davanti ai giudici di Palermo,  Pioggia di insulti - Intanto nella giornata di ieri, venerdì 18 ottobre sui social network sono piovuti insulti contro la Bonev e Santoro. Eccone alcuni: "Dopo aver fatto di Luigi De Magistris un magistrato indipendente e perseguitato dai poteri occulti e dopo aver presentato al pubblico italiano Massimo Ciancimino come figlio pentito del boss Vito e nuovo paladino dell'antimafia, a Servizio Pubblico di Michele Santoro accade un altro miracolo: Michelle Bonev viene mostrata ai telespettatri come raccomandata convertita, vittima del berlusconismo e nuovo simbolo di trasparenza e meritocrazia".  "Sinora è la tua prova di attrice migliore» scrive Gianfranco, ironizzando sulle sue qualità di recitazione.Altri ci vanno giù più duro: "Michelle sei nulla come attrice e peggio da “pentita di mutande”, come sei stata definita ieri". Francesco le risponde "Io fossi in te mi vergognerei di andare in giro. Più che la forza di andare avanti, la forza di dire ca...te. Vergognati", arrivano diversi «fai schifo» e altri messaggi non riproducibili. Dopo aver letto meglio le reazioni e i “messaggi di sostegno”, la Bonev prende le misure e scrive: «Sapevo che sarei stata attaccata con insulti e menzogne dopo le mie dichiarazioni a Servizio Pubblico. Ma io ho detto la verità, e andrò avanti». Ma, prima di andare avanti, qualcuno le chiede: "Se il premio preso a Venezia è una bufala, perché non lo togli dal tuo sito?". Non mancano commenti a sostegno della Bonev e della sua performance anti-Cav che lei coglie al volo: «Grazie ai vostri tanti messaggi di sostegno e solidarietà. Vi sento vicini in questo momento. Mi state dando la forza di andare avanti.», scrive su Twitter. 

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