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Stadio della Roma, il contratto fantasma che inguaia Virginia Raggi: con Luca Lanzalone...

Davide Locano
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Nuovi, grossissimi, guai per Virginia Raggi. Si parla dell'inchiesta sullo stadio della Roma. Già, perché come rivela Repubblica, un documento interno del Comune di Roma riporta il caso-Lanzalone nel punto esatto dal quale il M5s sta cercando di allontanarlo, ossia la piena responsabilità politica, e amministrativa, di Virginia Raggi. Il documento, datato 8 marzo 2018, che i carabinieri hanno allegato alle carte dell'inchiesta sul "Sistma Parnasi". Nel dettaglio si tratta di una lettera indirizzata dalla Raggi al direttore dell risorse umane del Campidoglio, in sui si parla di "incarico di collaborazione ad alto contenuto di professionalità e a titolo gratuito". E ancora: "L'incarico sarà svolto da Lanzalone in piena autonomia, anche con l'eventuale supporto di collaboratori dello stesso, in ogni caso senza alcun costo". In teoria non si doveva spendere nulla ma, come aggiunge Repubblica, le cose sono andate diversamente. Leggi anche: Stadio della Roma, la Lombardi demolisce Bonafede Insomma, nel marzo del 2017 la Raggi affermò che la collaborazione con Lanzalone sarebbe stata formalizzata, ma l'atto non è stato trovato. Successivamente, però, sono spuntate delle consulenze pagate dalle società del Campidoglio allo studio legale del presidente Acea. Una consulenza risale al 2 maggio scorso, per 11.500 euro, firmata dal commissario dell'Istituto di previdenza dei dipendenti comunali, Fabio Sereni. Ma il vero colpo, ovviamente, per Lanzalone sarebbe stato mettere la ani sull'Atac, il che ovviamente comporta benefici ben maggiori rispetto a una semplice parcella da consulente del Comune. Insomma, da "una consulenza a titolo gratuito" di cui parlava la Raggi fino all'Acea, insomma tutto il comune di Roma: lo dimostrano i pezzi della chat privata della Raggi pubblicati da Il Messaggero. E lo spiega anche Lanzalone, intercettato, a un suo collaboratore. Insomma, come sottolinea Repubblica, Lanzalone può essere etichettato come "il consulente gratuito più costoso di Roma". Etichetta assai peculiare...

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