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Lorenzo Fontana, il ministro della Famiglia che rischia di far saltare il governo

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Cristina Agostini
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Lorenzo Fontana, il ministro della Famiglia, ogni volta che parla rischia di far saltare il governo targato Lega-M5s. Dalla famiglia alla legge Mancino, le sue dichiarazioni sono sempre delle bombe.  Leggi anche: "Accusano solo gli italiani di...". Fontana fa rosicare i sinistri: razzismo, la legge da abrogare Classe 1980, Fontana, laureato in Scienze Politiche, è uno dei più giovani ministri del governo. Leghista della prima ora, ricorda il Giornale, dal 2002 è stato segretario dei Giovani padani e dal 2009, per due mandati, è stato parlamentare europeo, come Matteo Salvini. Con il quale ha un legame molto stretto. Tanto che il leader della Lega ha puntato molto su di lui. "Da un lato l'indebolimento della famiglia e la lotta per i matrimoni gay e la teoria del gender nelle scuole, dall' altro l' immigrazione di massa che subiamo e la contestuale emigrazione dei nostri giovani all'estero. Sono tutte questioni legate e interdipendenti, perché questi fattori mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni", sostiene Fontana. Il suo modello è Putin, un "riferimento per chi crede in un modello identitario di società" che "difende la famiglia e la tradizione". Ma Dio viene prima di tutto: Fontana è cattolico tradizionalista, contrario ad aborto, unioni gay ed eutanasia. Ma su questi temi manda in corto circuito il governo e costringe Salvini a smentirlo: "Le sue idee non sono nel contratto di governo".

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