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Sondaggio Demos, il decollo pazzesco di Matteo Salvini dopo le indagini: il suo partito mangia tutti

Giovanni Ruggiero
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È Matteo Salvini il "leader del futuro" secondo una ricerca di Demos-Coop pubblicata da Repubblica che ha realizzato una "mappa delle parole" relativa ai leader più in vista in questo momento. L'analisi piazza il leghista in testa alla classifica tra i soggetti maggiormente proiettati verso il futuro, più insomma di papa Francesco che nella ricerca viene più associato alla parola "solidarietà", mentre Salvini a "immigrati". Un tema che incarna uno dei suoi perni nell'azione politica, la chiave che potrebbe permettergli di divorare il consenso faticosamente raccolto anche da altri soggetti politici, a cominciare da Luigi Di Maio. Leggi anche: Immigrazione, i sondaggisti svelano il partito del "pugno di ferro" che sta con Salvini: "Vale almeno il 40%" Appare chiaro, secondo l'analisi pubblicata da Repubblica, lo slittamento progressivo degli elettori del M5s verso il bacino elettorale della Lega di Matteo Salvini, un vero e proprio partito personale che fa riferimento diretto al suo leader. Ed è proprio il tema degli immigrati a fare da calamita, soprattutto per i grillini. La posizione sui flussi migratori del leader del Carroccio ha attirato il 20% in più di elettori M5s in un solo anno, passando dal 27% al 47%, costante invece il sostegno dei leghisti al 60%. A crescere vertiginosamente è anche il sostegno in generale a Salvini da parte degli elettori grillini, passato in un solo anno dal 12% al 50%. Un consenso destinato a crescere con l'effetto che produrrà l'indagine avviata dalla procura di Agrigento, che potrebbe ragionevolmente spingere gli elettori di centrodestra oggi più legati a Forza Italia e Fratelli d'Italia verso una solidarietà naturale con il leader della Lega. Un processo che appare ineluttabile fino alle prossime elezioni europee, quando la scelta degli elettori potrebbe cadere in quantità oceaniche su un nuovo soggetto che continui a chiamarsi Lega, ma che in realtà porta con sé tutti i voti di M5s e buona parte del centrodestra.

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