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Alberto Bagnai contro Bankitalia: "Resti fuori dalla politica, non ci sono motivi per cambiare la manovra"

Caterina Spinelli
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"Bankitalia resti fuori dalla politica", avverte Alberto Bagnai, l'economista della Lega, che si è fatto paladino del governo e ha criticato Palazzo Koch per il giudizio negativo sul def. Il presidente della commissione finanze del Senato commenta a Circo Massimo, su Radio Capital: "L'istituto è e deve essere indipendente dall'esecutivo, però dal momento in cui esprime una bocciatura di questo tipo, fa capire che desidera che il governo dipenda da lei. Secondo me ha anche altri problemi su cui preoccuparsi, come la popolare di Bari. Non riesco a capire perché esprimono una censura che determinerà un calo del rapporto debito Pil". Ma le cattive notizie arrivano anche dal fronte del Fondo Monetario Internazionale, soggetto che per Bagnai ha tutta la legittimità istituzionale, se non fosse che "l'Fmi è riuscito a fallire sulla Grecia" e, in generale, "nel consigliare politiche di austerità durante la crisi dei debiti sovrani". Il senatore leghista nega la possibilità, avanzata dal ministro degli affari europei Paolo Savona, di modificare la manovra: "Esprimo un dubbio su quello che ha affermato Savona, ho la netta sensazione che possa capitare che si travisi qualche dichiarazione - continua - Non vedo particolari motivi per cambiare la manovra". Bagnai è ottimista come il vicepremier Salvini e vede una crescita al 2%: "Se uno va a vedere i numeri dei quadri tendenziali e programmatici, si vede che la valutazione del ministro Tria sulla crescita all'1,5% è stata prudenziale". Stessa cosa non si può dire dei mercato: "Non li demonizzo né li mitizzo, ma credo siano preoccupati da una serie di segnali contraddittori, di cui una parte deriva da un po' di rumore che la concitazione del momento genera nel sistema dei media, e una parte deriva dal fatto che governo e maggioranza devono fare uno sforzo maggiore per comunicare in modo coerente". C'è intanto chi prospetta un prossimo declassamento: "In quel caso, la situazione diventerà più complessa. Se me lo aspetto? Non sono nella testa di persone che davano la tripla A a Lehman il giorno prima, ma può anche darsi che ci sia. Però ricordiamoci, noi siamo giudicati per quello che avviene nel giro di poche settimane quando stiamo proponendo al paese un piano di riforme ambizioso che ha i suoi tempi tecnici per dispiegarsi". Leggi anche: Alberto Bagnai: "La povertà? Tutta colpa di Monti"

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