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Sergio Mattarella, il retroscena: la richiesta ai ministri di modificare le depenalizzazioni

Cristina Agostini
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Sergio Mattarella ha bacchettato gli uffici ministeriali. Nel decreto infatti c'è la bozza della "dichiarazione integrativa" con cui si potranno far emergere somme non dichiarate nel limite di 100 mila euro garantisce dalla punibilità per i reati regolati dagli articoli 648-bis e 648-ter del Codice penale: riciclaggio e uso illecito di denaro. E si introduce una sorta di scudo fiscale.  Per approfondire leggi anche: Crisi di nervi nel governo: l'irritazione di Giorgetti dopo la sparata di Di Maio Il Quirinale ha invitato il ministero a rimuovere quella norma. Fonti del Colle hanno rivelato al Fatto quotidiano di aver "chiesto di modificare le parti sulle depenalizzazioni" pur non sapendo "come le modifiche saranno effettuate". Le attenzioni di Mattarella riguardano non solo il riciclaggio e l'uso illecito di denaro ma anche la dichiarazione fraudolenta e infedele che pure vengono depenalizzate dal decreto. Dopo le dichiarazioni di Di Maio una nota dagli uffici di Sergio Mattarella assicura che il testo non è mai giunto al Presidente. Ma l'intervento del Quirinale c' è stato.

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