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Manovra, Marcello Veneziani: "Se altri paesi seguono l'esempio italiano, l'Ue perde il comando"

Caterina Spinelli
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"Il guaio per l'Unione Europea non è la manovra". A rivelarlo è Marcello Veneziani, che definisce la decisione dell'esecutivo gialloverde non così "drastica e rivoluzionaria da produrre danni letali che si raccontano ogni giorno". "Se passa la manovra del governo italiano, e ancora peggio se non devasta l'economia come viene preannunciato a qualsiasi ora, viene delegittimato l'establishment tecno-finanziario-capital- sinistrorso che regge l'Unione, di cui in Italia abbiamo molti reggicoda" spiega il giornalista sulle pagine de Il Tempo. Secondo Veneziani, infatti, altri paesi potrebbero seguire l'esempio italiano e non sottomettersi a "quel diktat europeo e alla loro prescrizione tassativa". "Per non parlare delle elezioni europee - prosegue - che sarebbero un massacro per gli assetti di potere vigenti, di cui Junker, Moscovici, sono gli ultimi figuranti. Da qui il terrorismo mediatico-finanziario, le scomuniche scritte e inscenate. Insomma si giocano tutto". Leggi anche: Veneziani contro il Corriere della Sera: "False le informazioni sullo spread" Il guaio, quindi, non è la bocciatura della manovra, ma è "un preciso, deliberato, radicale attacco al governo in carica". "Il proposito - inveisce il giornalista - non è far cambiare idea ma far cadere l'esecutivo e metterlo contro al suo popolo". A dare ragione alle parole di Veneziani c'è l'opposizione di Silvio Berlusconi che rema contro la presidenza (al 50% composta da un alleato di centrodestra) e si dimostra stare dalla parte di chi lo fece fuori sette anni fa. "È l'eterna legge dell'autoconservazione del potere che quando è in pericolo prima sparge l'inchiostro e poi aziona i tentacoli. E non si tratta di attacco all'Italia, che pure non gode di fiducia nei potentati, e nemmeno solo di pregiudizi, come dice serafico il premier Conte. No, qui è in gioco l'establishment e il suo potere" conclude.

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