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Banche, Salvini e Di Maio litigano sul salvataggio: il grillino non vuol metterci un euro

Caterina Spinelli
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La paura dello spread influenza un po' tutti, in particolare le banche. Proprio su questo punto il governo gialloverde sembra diviso: da una parte la Lega che sostiene la possibilità di aiutare economicamente gli istituti bancari, dall'altra il Movimento 5 Stelle che proclama un forte "no". "Le banche sono parte del sistema e finanziano le famiglie e soprattutto le imprese, ove mai ci fosse una necessità bisogna intervenire in maniera rapida, veloce ed efficace", ribadisce il viceministro leghista dell'Economia, Massimo Garavaglia, a Repubblica. A dargli man forte ci pensa Matteo Salvini: "Nessuna banca salterà, quindi se qualcuno pensa di speculare sulla pelle dei risparmiatori e degli italiani, sappia che c'è un governo e c'è un paese pronto a difendere le sue imprese, le sue banche e la sua economia, costi quel che costi". Ma è l'alleato di esecutivo, Luigi Di Maio a mettere subito in chiaro come stanno le cose per la fronda grillina: "Siamo vicini alle banche ma non ci metto un euro degli italiani. Ce ne abbiamo già messi troppi in questi anni". Leggi anche: L'incubo di Salvini: costretto a usare il salva-banche?

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