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Vaticano. Papa Francesco e Unione europea: "Complotto contro il governo", la paura folle nel M5s

Giulio Bucchi
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Può sembrare assurdo, ma la sentenza della Corte europea che impone all'Italia la riscossione dei 5 miliardi di Ici non pagata dalla Chiesa viene vista dal nostro governo come una ritorsione. Di più, quasi un complotto. Quei soldi farebbero assai comodo al nostro Tesoro, ma tutta la vicenda secondo fonti dell'esecutivo interpellate dalla Stampa sarebbe un cavallo di Troia, "perché in Europa sono ben coscienti che non potremo mai chiedere così tanti soldi alla Chiesa cattolica, specie prima delle elezioni europee". Dalla sponda grillini di Palazzo Chigi, insomma, si parla senza mezzi termini di un "boccone avvelenato" per mettere in difficoltà il governo. Per dare seguito alla sentenza della Corte europea, infatti, serve una legge ad hoc visto che quelle tasse (risalenti al periodo 2006-2011) sono cadute in prescrizione. Senza contare gli ottimi rapporti tra il premier Giuseppe Conte e i vertici del Vaticano. Il grosso imbarazzo, tutto grillino, è dato dal fatto che storicamente il M5s è a favore del pagamento dell'Ici da parte delle attività legate alla Chiesa cattolica ma ora i parlamentari sono costretti a fare marcia indietro per non alimentare una polemica pericolosissima, potenzialmente letale per il governo.

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