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Retroscena, il ribaltone in Parlamento sul nuovo governo: cani sciolti grillini e altri "responsabili"

Gino Coala
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La maggioranza in Parlamento così come è composta oggi potrebbe rapidamente trasformarsi, con buona pace dei gruppi grillini, candidati ideali a essere messi alla porta dalla Lega. La guerra sempre meno sotterranea in corso tra i due alleati di governo sta logorando i rapporti, una situazione che non aiuta la fragilità delle cifre su cui si basa la maggioranza soprattutto al Senato. Durante il voto per il dl sicurezza, sul display dell'aula a palazzo Madama è comparso il numero 163, appena due voti in più della soglia necessaria perché una maggioranza sia tale. Per approfondire lL Chi trema per l'incertezza del futuro non sono tanto ministri o sottosegretari, riporta il Tempo, ma senatori e deputati, per nulla sicuri di ottenere una nuova poltrona in Parlamento in caso di elezioni anticipate. Ed è così che si sta consolidando un partito trasversale di "stabilizzatori", che abbraccia quasi tutti gruppi, dal Pd a Forza Italia passando per il M5s stesso.  E non mancano i primi movimenti intestini, soprattutto sulla rotta da Forza Italia e Fratelli d'Italia in direzione Lega. Più passano i giorni e più gli addetti ai lavori sentono vicina la caduta di questo governo. La soluzione più logica per evitare un rinnovo del Parlamento, punterebbe a una maggioranza che rispolveri il progetto del centrodestra, anche se ad oggi, numeri alla mano, mancherebbero 24 seggi al Senato e una cinquantina alla Camera per fare una maggioranza senza i grillini. Un'ipotesi difficile ma non impossibile, stando a sentire diversi conciliaboli che si stanno creando nei corridoi di Montecitorio. Di parlamentari pronti a soccorrere una nuova maggioranza ce ne sarebbero e non pochi. I primi indiziati sono gli ex grillini sospesi o espulsi, poi ci sono i parlamentari nei microgruppi, attentissimi all'immediato futuro. A guidare i "responsabili" ex grillini potrebbe essere l'imprenditore Salvatore Caiata, eletto a Potenza ma espulso perché indagato in un procedimento penale che lo ha visto assolto da tutto.  Le speranze del gruppetto di "responsabili" sono tutte concentrate sulle prossime elezioni Europee, dove sperano che la Lega faccia incetta di voti, così da uscire dalle urne rafforzata, ma non abbastanza da far saltare tutto il banco.

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