Cerca
Cerca
+

Vittorio Feltri: "Su cosa è sbagliato attaccare i 5 Stelle"

Matteo Legnani
  • a
  • a
  • a

Credo che nessuno mi possa accusare di fare il tifo per i pentastellati che mi stanno cordialmente sulle scatole, ma dei quali non temo quella che tutti definiscono deriva dispotica. Essi non mi fanno paura, al massimo ridere, visto che hanno scambiato il Parlamento per un cabaret di infimo livello. Tuttavia mi domando perché abbia suscitato scandalo il condono edilizio, approvato a maggioranza, per le case abusive di Ischia, recentemente colpita da terremoto. Lo scandalo semmai è un altro, ossia che nell' isola, come del resto in tutto il sud, l' abusivismo sia una pratica diffusa consolidatasi negli anni, circa un secolo. E che nemmeno un politico, un amministratore locale o nazionale, abbia mosso un dito affinché cessasse. Decine di migliaia di dimore sono state costruite in barba ai regolamenti nel Mezzogiorno senza che un cane si opponesse allo scempio urbanistico. Adesso all' improvviso, davanti alla sanatoria voluta dai 5 Stelle, assistiamo a una tardiva levata di scudi. Possibile che non ci si renda conto che se nel Paese si è edificato in barba alle leggi significa che tra i proprietari degli alloggi e i Comuni, obbligati a vigilare, si è creata una sorta di complicità grazie alla quale ciascuno ha agito illecitamente evitando il rischio di sanzioni? Quante villette e palazzine sono state abbattute nei decenni in ottemperanza alle disposizioni municipali? Neanche una. Ha prevalso la tolleranza criminale sui regolamenti. Ecco poiché affermiamo che di fatto il condono è operativo da lunga pezza ed è assurdo ora protestare se tale condono viene ufficializzato. È la conferma che l' esistente non può essere ignorato. Gli ischitani, balordi o no che siano, hanno subìto un sisma devastante. Leggi anche: Vittorio Feltri: "Peggio di questo governo ci sarà solo il prossimo" Ed è ovvio che non si infligga loro anche l' abbattimento delle abitazioni, per quanto maledette. Semmai occorre che le autorità censiscano le numerose costruzioni del Meridione meritevoli di sparire, o che provvedano a metterle in ordine affinché diventino accettabili. Il resto è demagogia repellente. Infine, una annotazione di costume. Il ministro dei Trasporti, Toninelli, è stato dileggiato in quanto ha festeggiato il passaggio delle proprie norme salutando il personale successo alzando il pugno, tipicamente comunista. Cosa che a me ripugna, ma che non posso condannare così come non mi sono mai sognato di condannare coloro che si sono irrigiditi nel saluto fascista, che poi è romano. Ognuno è libero di compiere i gesti che preferisce. L' importante è non perseguitare chi si esprime in modo che non ci garba, rosso o nero che sia. di Vittorio Feltri

Dai blog