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Gregorio De Falco, il siluro del comandante a Luigi De Falco: "Che fine fanno dopo le Europee"

Gino Coala
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L'ormai ex senatore grillino Gregorio De Falco ha deciso di togliersi un po' di sassolini dalle scarpe, dopo che Luigi Di Maio lo ha fatto praticamente cacciare dal partito per aver messo in discussione il decreto Sicurezza e per le accuse lanciate contro i vertici grillini di essersi "appiattiti sui temi della Lega". Accuse che l'ex ufficiale della Guardia costiera rilancia in un'intervista al Giornale, svelando cosa potrà accadere al governo subito dopo le elezioni europee. PLeggi anche: Di Maio, i voti a sorpresa che salvano il governo Per quanto riguarda la sua espulsione, De Falco non vuol restare a guardare e ha già messo in moto i suoi legali: "Mi farò seguire da un avvocato. Entrerò, come da regolamento del Senato, nel Gruppo misto. Io sono di sinistra, su questo non c'è dubbio, però non vedo nel Pd alcuna possibilità. Sono legati ancora lì, fermi con Renzi che li ha tenuti in ostaggio fino a ieri". Sulla durata del governo Conte, De Falco ha pochi dubbi: "Mi sembra di capire che andranno alle Europee ognuno con i propri simboli e separatamente. Dopo penso cambierà qualcosa. In Europa si avrà un'ulteriore alleanza, ma non ci sarà più da chiamarla contratto. Il contratto non regge, è un paravento".

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