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Silvio Berlusconi candidato, Antonio Martino: "Salvini non c'entra, il Cav è oltre. Lui...", soffiata privata

Giulio Bucchi
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Dietro la candidatura di Silvio Berlusconi "c'è qualcosa di grandioso". Intervistato dal Tempo, Antonio Martino va dritto al punto: "Un uomo che a 82 anni, con la possibilità di godersi in piena libertà gli ultimi anni della sua vita decide di sacrificarsi e rimettersi in gioco non lo fa per vanità...", e nemmeno per calcolo politico. Sbarrare la strada a Matteo Salvini, nuovo dominatore del centrodestra? "Lui è oltre queste cose", assicura l'economista, ministro, storica tessera numero 2 di Forza Italia, big della prima ora e parlamentare azzurro dal 1994 al 2018. Il Cavaliere "vede che l'Italia sta correndo un pericolo e ritiene un suo dovere far di tutto per scongiurarlo". Leggi anche: "Sarà un insuccesso totale. Perché si ricandida": Giuliano Urbani, pugnalate al Cav Il pericolo oggi è il Movimento 5 Stelle, come nel 1994 lo erano i (post) comunisti. "Io vedo il M5s come una stortura del sistema elettorale - condivide il pensiero Martino -. Trovo assurdo che vengano elette persone di tale incompetenza". Quali ambizioni può avere, oggi, Berlusconi? "Ha ancora tanti estimatori, amici e persone che lo ammirano". Sembra una sfida impossibile, ma in fondo è meno "pazza" di quello della prima discesa in campo. "Ricordo un colloquio con Berlusconi. Gli dissi: Presidente, ma chi glielo fa fare? Ha tantissimo da perdere. Lui mi disse: Io le dico che tra tre mesi sarò presidente del Consiglio. Faticai a non ridere. Ma ebbe ragione lui".

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