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Matteo Salvini, perché il leader leghista non segue la "crociata antimperialista" di Di Maio contro la Francia

Matteo Legnani
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Matteo Salvini ha a lungo polemizzato con la Francia sulla questione immigrazione, anche usando toni molto duri. Negli ultimi giorni, però, ha evitato di seguire Luigi Di Maio nella "crociata antimperialista" contro Parigi e il suo presunto sfruttamento di molti Paesi africani alla stregua di colonie. Certo, la polemica pare assolutamente strumentale a fini elettorali, anche se intende "velare" di un manto di sinistra la politica dei porti chiusi sostenuta dal governo e il rifiuto all'accoglienza dei migranti. Ma, secondo quanto sostiene Sergio Soave su Italia Oggi, Matteo Salvini ha un ulteriore motivo per non andare a muso duro contro la Francia e i suoi interessi oltremare: l'intesa elettorale in vista delle elezioni europee con Marine Le Pen e il suo ressemblement National, partito di ultra-destra che sicuramente non gradirebbe un alleato "di sinistra" e che faccia le pulci a Parigi nei rapporti con l'Africa. E senza i voti della Le Pen, Salvini in Europa non va da nessuna parte. Leggi anche: Luigi Di Maio e il franco coloniale, caso diplomatico tra Roma e Parigi

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