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Che tempo che fa, Carlo Cottarelli e l'allarme sullo spread: "Stavolta è diverso". Golpe e banche, rischiamo

Giulio Bucchi
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"Questo aumento dello spread nelle ultime settimane è diverso, perché riflette l'andamento delle cose. Bisogna sperare che questo rallentamento sia temporaneo". Carlo Cottarelli, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, dà una lettura inquietante della febbre sul differenziale tra Btp e Bund. Nessuna tensione "in previsione" di chissà quale evento: la verità, spiega l'ex commissario alla spending review, è che è cominciata la turbolenza reale, e quella finanziaria è solo il riflesso di una più grave e profonda crisi strutturale dell'economia italiana. Siamo in recessione, insomma, e il golpe finanziario ce lo stiamo creando da soli.  Leggi anche: "Se fossi stato io premier...": Carlo Cottarelli, l'intervista a Pietro Senaldi "Il clima di aspettative delle famiglie è migliorato, quello delle imprese no", sottolinea Cottarelli, secondo cui l'"ulteriore calo del Pil nel trimestre vuol dire che si inizia l'anno in discesa. Occorrerebbe una accelerazione mostruosa che secondo me è impossibile che avvenga. Potrebbe essere 0,2 e comunque richiede un miglioramento". A questo si aggiunge la guerra del M5s su Bankitalia. Per Cottarelli sono "polemiche inappropriate. In altri Paesi con recessioni meno forti, le banche sono andate più in difficoltà".

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