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Regionali Sardegna, perché Matteo Salvini non può far festa: i due "dati nascosti" nel voto

Giulio Bucchi
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Il centrodestra è avanti alle Regionali in Sardegna, ma Matteo Salvini non festeggia. Il testa a testa tra Christian Solinas e il candidato del centrosinistra Zedda è più serrato del previsto e nasconde, exit poll alla mano (scrutinio iniziato solo alle 7 di lunedì 25 febbraio), almeno due verità da non sottovalutare. Innanzitutto, la Lega non fa il botto come accaduto invece in Abruzzo, dove il Carroccio ha trascinato la coalizione alla vittoria. Il partito di Salvini è data tra il 12 e il 16%, risultato "nella norma" considerati anche i sondaggi a livello nazionale. Leggi anche: "Volete più immigrati? Allora...". Salvini, la bomba a urne ancora aperte L'altro dato, importante, è che tenendo conto del voto disgiunto le liste di centrodestra hanno ottenuto più voti di quelli andati a Solinas, segretario del Partito Sardo d'Azione. Esattamente il contrario di quanto accaduto nel centrosinistra, con Zedda che ha attirato più voti di quanti ne sono andati ai partiti che lo sostengono. In altre parole, il candidato governatore non ha convinto. Come ricorda la Stampa, che parla niente meno che di una "notte piena di preoccupazione", lo stesso Salvini era scettico sulla sua candidatura, obbligata però perché proprio grazie all'alleanza con Solinas la Lega è riuscita a sfondare alle politiche del 4 marzo.

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