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Luigi Di Maio, il retroscena sulla Tav: massacra Danilo Toninelli dopo la smentita di Giuseppe Conte

Davide Locano
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All'indomani del tracollo elettorale in Sardegna, il leader M5s Luigi Di Maio ha annunciato la 'svolta': il capo politico resterà lui per i prossimi quattro anni, dunque potrebbe restare ancora ai vertici del Movimento per un secondo mandato da capo politico. Parole che però trovano pochi riscontri nei fatti, poiché i grillini si stanno dilaniando sul caso Tav, tra indecisioni e rinvii. L'implosione del M5s è imminente. A turbare le acque, in particolare, la smentita di Giuseppe Conte ai retroscena di stampa secondo cui il premier in persona avrebbe grossi dubbi circa l'ipotesi di non realizzare l'opera. Perché smentire? Il sospetto dei grillini è che quel retroscena avesse fatto centro. Tanto che Conte sarebbe andato in pressing proprio su Di Maio per convincerlo a procedere sulla Tav (che secondo alcuni report che circolano ai piani alti del M5s sarebbe vista di buon occhio da gran parte dell'elettorato pentastellato). Poi, la smentita. Cosa è successo tra i due avvenimenti? Leggi anche: Senaldi: Di Maio come Alfano, perché il governo durerà Una spiegazione la offre La Stampa, secondo cui dopo quei retroscena sarebbe partita l'offensiva M5s a tutti i livelli: nel mirino proprio Di Maio, tempestato da una serie di messaggi. Semplice il concetto: "Non possiamo reggere al sì alla Tav". Il punto, però, è che il capo politico non sa come uscirne. Pare essere in trappola: la Lega è pronta a staccare la spina al governo in caso di "no" all'alta velocità. Ma nel M5s c'è un'ampia fronda pronta a sfiduciare Di Maio se dovesse cedere a Matteo Salvini: Roberto Fico su tutti, Beppe Grillo ma anche Alessandro Di Battista, sparito dai radar nelle ultime settimane. La situazione, insomma, sta sfuggendo di mano. Tanto che Di Maio avrebbe messo nel suo mirino Danilo Toninelli: Conte, infatti, avrebbe chiesto al ministro più volte un piano da proporre all'opinione pubblica come surrogato della Tav. Una nuova idea per trattare con Parigi. Che però non è arrivata. E secondo La Stampa, Di Maio avrebbe accusato Toninelli di non essere stato "capace di proporci nulla". Insomma, il caos è totale. E su tutti, ora, rischiano di saltare due teste: in primis quella di Toninelli. Ma anche quella di Di Maio...

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