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Tav, la Lega pronta a far saltare il banco: ore drammatiche, a un passo dalla crisi di governo

Gino Coala
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La trattativa sulla Tav Torino-Lione sta trascinando il governo verso il baratro della crisi irreversibile. Dopo la riunione di ben cinque ore della scorsa notte, conclusa con un nulla di fatto sostanziale e definitiva "surreale", ora la parte leghista dell'esecutivo "non esclude la crisi di governo", come riporta il Corriere della Sera. Leggi anche: SONDAGGIO - Tav, il caso si complica: il governo cade davvero? Lo scontro frontale tra grillini e leghisti potrebbe arrivare già entro lunedì, data entro la quale la società italo-francese Telt spera di far partire i bandi di avvio dell'alta velocità. Secondo le ultime indiscrezioni, il M5s avrebbe minacciato da due giorni, ora in modo più insistente, di portare in Consiglio dei ministri un decreto che costringa la Telt a bloccare i bandi. Nella Lega sono già pronti alle barricate per evitare lo stop della Tav per decreto: "Se davvero lo facessero - riporta il Corriere citando fonti qualificate del Carroccio - i nostri ministri voterebbero no. Senza alcuna esitazione. Non esiste, i bandi devono partire, poi se vogliono fare tutti gli approfondimenti che vogliono, si possono fare. Ma dopo la partenza dei bandi. Anche perché - aggiungono i leghisti - quando lo vogliono fare questo incontro con la Francia?". L'indice della tensione alle stelle è data anche dall'ipotesi valutata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che sta valutando le possibili ripercussioni legali ad un no ai bandi. Una decisione che potrebbe far scattare anche una procedura contro il governo di danno erariale. Lo scenario di un muro contro muro all'interno del Cdm porterebbe inevitabilmente alla sfiducia dello stesso presidente del Consiglio, con la fine immediata del governo Lega-M5s. Pur di salvare il salvabile, Matteo Salvini è rientrato dalla Basilicata nelle prime ore del pomeriggio. Alle 17.15 Conte darà una conferenza stampa. Alle 19 invece Luigi Di Maio ha convocato i gruppi parlamentari per discutere esclusivamente della Tav. Alle 19.30 invece è previsto il Consiglio dei minsitri, dal quale stavolta sarà difficile uscire senza una decisione definitiva sulla Torino-Lione, e il futuro del governo.

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