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Sergio Mattarella, bomba di Luigi Bisignani: "Chi vuole far fuori dal governo. Altrimenti elezioni"

Davide Locano
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Al di là delle smentite di rito, il governo gialloverde vive un momento difficilissimo, dilaniato dai contrasti tra la Lega di Matteo Salvini e il M5s di Luigi Di Maio. Una situazione esplosiva e che, come conseguenza, porta allo stallo su tutto, o quasi: si pensi all'emblematico caso della Tav. Una situazione che, a detta di Luigi Bisignani, avrebbe esasperato Sergio Mattarella. L'uomo che sussurrava ai potenti, dalle colonne de Il Tempo, offre informazioni pesantissime sull'inquilino del Quirinale. "Mattarella non ne può più di questo scalcagnato governo che lo costringe ad essere uno e trino. Subito dopo le europee pretenderà un rimpasto e non esclude nemmeno elezioni anticipate. La misura, infatti, è ormai colma", sgancia subito la bomba Bisignani. Almeno un rimpasto in tempi brevi, insomma. Leggi anche: Lo sgambetto di Mattarella a Salvini "Oggi - prosegue nell'intervento - non ne può più di intervenire per sedare liti tra ministri e riallacciare il filo dei rapporti diplomatici". Quindi Bisignani mette nero su bianco i nomi dei componenti dell'esecutivo che più degli altri Mattarella non vede di buon grado: "È stufo di un Presidente del Consiglio tanto presenzialista quanto poco concreto, di un Ministro degli Esteri che, pur conoscendo meglio di chiunque altro i pertugi di Bruxelles, non incide e resta trasparente, di un Ministro dell'Economia che ancora non ha ben compreso l'importanza del suo ruolo di capo dell'economia italiana, di un Ministro della Difesa in balia di un cerchio magico di Generali amici, di quello della Salute in totale confusione. Sul gaffeur Toninelli inutile spendere altre parole", chiosa con sarcasmo Bisignani. I nodi da sciogliere sono parecchi. "Costretto a mediare con la Francia sulla Libia e sulla Tav, con gli Stati Uniti sugli F35, con l'Ue sul Def, e poi sui temi della famiglia a pochi giorni del forum mondiale di Verona. Ora, in vista dell'arrivo del Presidente XI sulla maxi-intesa Italia-Cina, Sergio Mattarella si è confermato un funambolo di politica estera. Atlantista di ferro, come si conviene per chi è stato prima vicepremier con delega all'intelligence e poi Ministro della Difesa, è particolarmente attento a quel che si muove sullo scacchiere internazionale e all'opportunità per le imprese italiane". Insomma, la cosiddetta via della seta è un altro tema che agita molto Mattarella. Ma anche il governo. E Bisignani conclude perentorio: "Chiede un governo coeso, con una sola voce, soprattutto in politica estera. Altrimenti vadano tutti a casa". Insomma, la crisi è possibile.

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