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Danilo Toninelli, sfiducia respinta ma Lega e Matteo Salvini lo scaricano: foto clamorosa

Davide Locano
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Dileggiato, deriso e insultato in aula. Ma salvo. Danilo Toninelli non perde il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: al Senato non passa la mozione di sfiducia, grazie a a 159 voti contrari su 102 favorevoli e 19 astenuti. La mozione di sfiducia era stata presentata dal Pd, a prima firma Marcucci. Dopo poco viene respinta con 157 voti contrari, 110 favorevoli e 5 astenuti anche la mozione presentata da Forza Italia, a prima firma Bernini. Entrambe le mozioni chiedevano le dimissioni immediate del ministro grillino, insistendo in particolare sulle sue mancanze nella gestione della vicenda dell'Alta Velocità Torino-Lione (anche se l'elenco dei disastri del grillino è davvero lungo). Leggi anche: "Prendilo, cretino!". Toninelli insultato dal Pd, obbedisce Salvo, però... Già, perché nei fatti anche la Lega ha abbandonato Toninelli, ne ha preso plasticamente le distanze: da tempo il Carroccio lascia trapelare il malcontento nei confronti del ministro, ritenuto inadeguato. E così, al fianco di Toninelli in aula per la mozione di sfiducia, c'erano Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento. Ma nessun leghista, men che meno Matteo Salvini. Al banco del governo, il vuoto del Carroccio si è fatto notare, eccome. Un gesto certo non casuale: anche i leghisti non ne possono più di Toninelli, che ha passato gran parte della mattinata, riferisce l'Huffington Post, solo col ministro Barbara Lezzi e col sottosegretario Vincenzo Santangelo. Qui sotto, il post del senatore Franco Mirabelli che dimostra in modo plastico come Toninelli fosse stato abbandonato dai leghisti:

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