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Luigi Di Maio, l'ultimatum a Salvini sulle dimissioni di Siri: "È l'ultimo giorno utile"

Gino Coala
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Luigi Di Maio ha lanciato l'ennesimo attacco contro Armando Siri alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrebbe discuterne le dimissioni. Il leader del M5s è tornato a chiedere un passo indietro al sottosegretario leghista, indagato per corruzione e ora finito in un'altra bufera per una controversa operazione immobiliare a Bresso sulla quale indaga la procura di Milano. Leggi anche: Di Maio, l'incubo sul piano di Salvini per farlo fuori dal governo: "Ci sono fin troppi segnali" Il vicepremier grillino ha quindi stabilito una sorta di ultimatum per l'alleato leghista: "Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro - ha scritto Di Maio su Facebook - Oggi è l'ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l'importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta". A stretto giro è arrivata la risposta di Matteo Salvini, che continua a tenere blindata la posizione di Siri, snobbando l'attacco dell'alleato grillino: "Dedicherò al Consiglio dei ministri il tempo necessario per fare tutto quello che serve, ma la tappa più importante della mia giornata sarà l'incontro con le comunità di recupero per i tossicodipendenti". Su Siri, il viceministri leghista continua a non avere dubbi: "Non c'è neanche una prova certa ma chiacchierate telefoniche di terze persone che coinvolgono altre persone e su questo chiedo qualcosa in più". La linea della Lega quindi al Cdm di domani sarà come preannunciato nei giorni scorsi: "In caso di voto diremo no. Si assumano la responsabilità. Ma non sarà crisi. Si va avanti per altri quattro anni, perché c'è ancora tanto da fare".

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