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Con Luigi Di Maio o con Giuseppe Conte. L'indiscreto: adesso ci sono due Movimenti 5 stelle

Cristina Agostini
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Ormai il Movimento 5 stelle è spaccato. C'è chi sta con Luigi Di Maio - che cerca di tenere i grillini compatti - e chi invece sostiene Giuseppe Conte. Le parole del premier a La Repubblica, infatti, sono state lette da più di un dirigente M5S come "perfettamente centrate". Ovvero, cedere a Matteo Salvini sul decreto sicurezza bis equivale a suicidarsi. Leggi anche: Conte "fantoccio", il piano (clamoroso) di Mattarella. La voce dal Palazzo, "un suo gruppo in Parlamento" I consiglieri di Palazzo Chigi considerano il presidente del Consiglio, rispetto alla procedura di infrazione sul debito, l'unico in grado di salvare il salvabile e pure i sondaggi sul tavolo della Casaleggio&Associati lo danno in continua ascesa. Di Maio sa che Conte sta diventando sempre più un protagonista:"Tranquillo, senza di noi non raccoglie l'un per cento, si è montato la testa", cercano di rassicurarlo i suoi. Conte e Di Maio al momento sono ancora in ottimi rapporti ma si sa che la competizione tra i due è aperta. Con il rischio poi per Di Maio di non potersi ricandidare se non sarà cambiata la regola che prevede il limite dei due mandati. E poi c'è Beppe Grillo. Che insiste dal suo blog: il Movimento non deve scordarsi di essere nato per essere biodegradabile. E Alessandro Di Battista che ricominciato a scrivere contro la Lega per gli arresti in Sicilia del consigliere Paolo Arata e dell'imprenditore Vito Nicastri.  

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