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Giuseppe Conte si appiattisce su M5s ed Elisabetta Trenta: immigrazione e rimpatri, attacco a Matteo Salvini

Davide Locano
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Torna a schierarsi in modo netto col M5s, Giuseppe Conte, il premier grillino. Lo fa in un colloquio con il Corriere della Sera dove, dopo le polemiche e i casi degli ultimi giorni, si parla di immigrazione. E il premier, rivolgendosi a Palazzo Chigi, avverte: "Nessuno può fare da solo". E ancora: "L'immigrazione è un fenomeno complesso, nessuno può pretendere di avere l'idea risolutiva". Dunque, Conte aggiunge che "il problema non si limita agli sbarchi delle ong. Adesso ci stiamo confrontando col fenomeno delle piccole imbarcazioni, che sono ancora più insidiose da contrastare, perché si tratta di sbarchi illegali". Leggi anche: "Non capisce un c***": Becchi tranchant contro Fratoianni Parole con le quali, tra le righe, Conte sembra difendere Elisabetta Trenta, il ministro della Difesa altrettanto grillino che negli ultimi giorni ha attaccato il collega dell'Interno proprio sul tema immigrazione. Ma il passaggio più altro, arriva quando si parla di rimpatri. Il Corsera chiede al premier: Salvini fa abbastanza? "Sono questioni complesse e nessuno può pensare di poterle risolvere da solo una volta per tutte -  risponde il presidente del Consiglio -. Il fenomeno dell' immigrazione richiede l'azione coordinata di tutto il governo e il ricorso a tutte le competenze. I Paesi europei ci contestano il problema dei movimenti secondari e anche questo è un aspetto da non trascurare". Certo, il premier chiama in casa la Ue ma lascia intendere come sui rimpatri, Salvini, a suo parere non faccia abbastanza. Una presa di posizione appiattita in toto su quella del M5s. Presa di posizione che non farà altro che acuire le già aspre tensioni in seno alla maggioranza.

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