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Sondaggio di Pagnoncelli: "Il 43% vuole che il governo prosegua, mentre il 15% preferisce un governo M5s-Pd"

Caterina Spinelli
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La legge di Bilancio è il vero banco di prova della tenuta del governo. Lo ha detto anche Matteo Salvini, preoccupato per il difficile lavoro che dovrà conciliare due forze politiche molto diverse. Anche l'opinione pubblica si divide sui contenuti della manovra e sulle sue linee guida. "La maggioranza relativa degli intervistati (47%) - scrive Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera - opta per una riduzione delle tasse, anche se col rischio di mettere in difficoltà i nostri conti, mentre il 38% sceglie la via del controllo dei conti. Anche l'elettorato leghista si schiera a larga maggioranza (69%) per la riduzione del peso fiscale". Eppure quello che preoccupa di più è la tenuta dell'esecutivo. "Il 43% si schiera per il proseguimento, mentre il 34% preferirebbe la crisi. La sofferenza all'alleanza arriva soprattutto dall'elettorato leghista: infatti, mentre tra i 5 Stelle il 90% si schiera a favore della continuazione, questa percentuale scende al 59% tra gli elettori della Lega".  Leggi anche: Pagnoncelli a favore di Salvini e il Corriere lo censura "Tuttavia - prosegue il sondaggista sulle colonne del quotidiano - una crisi di governo agli occhi degli italiani non è alle porte: il 63% pensa infatti che l'esecutivo rimarrà in carica, convinzione condivisa dalla netta maggioranza di tutti gli elettorati, con picchi tra quelli delle due forze di maggioranza. Risulta pertanto evidente la distanza tra i pronostici degli analisti e dei commentatori rispetto a quelli dei cittadini". Ma se la crisi ci fosse, quali sarebbero le vie d'uscita? Il 33% ritiene che la soluzione migliore sarebbe quella di un Conte-bis. "Su questo concordano sia gli elettori pentastellati (66%) sia i leghisti (53%). Poco sotto, il 29% preferirebbe un governo di emergenza, che faccia una finanziaria mirata esclusivamente alla messa in sicurezza dei conti e porti il Paese al voto al più presto. È l'opzione preferita dagli elettori di centrosinistra (46%) e anche di chi vota per le altre forze di centrodestra, Fratelli d'Italia e Forza Italia, dove circa la metà si schiera per questa alternativa"

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