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Pietro Grasso: "Mattarella deve nominare un governo elettorale con Giovanni Tria come premier"

Caterina Spinelli
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"Se non ci sarà una votazione il presidente Giuseppe Conte dovrà, al termine del suo intervento, salire al Quirinale per rimettere il mandato, e sancire la fine della maggioranza con la Lega". Parola di Pietro Grasso, senatore di Liberi e Uguali che, dopo aver lanciato il suo lodo (l'invito rivolto alle opposizioni affinché lascino l'Aula del Senato al momento del voto sulla mozione di sfiducia contro il governo), torna a dispensare consigli: "Questo governo non deve portarci alle elezioni. Il presidente Mattarella, nella sua piena autonomia, potrebbe rinviare Conte alle Camere, dare un incarico se dovesse emergere una nuova maggioranza o nominare un governo elettorale, magari guidato da Tria, che potrebbe non avere la fiducia ma resterebbe in carica per gli affari correnti: gestirebbe il voto e avrebbe anche il dovere di preparare una legge di Bilancio al minimo, in caso entro la fine dell' anno non si formi un nuovo governo". Leggi anche: Pietro Grasso, il piano per non andare alle urne? Non partecipare al voto di sfiducia Insomma, sembra che l'ex magistrato abbia già delineato tutto: "Se ad esempio Conte desse le dimissioni il 19 agosto e il nuovo governo si insediasse il 23, si andrebbe al voto ai primi di novembre. Parliamo di pochi giorni in più rispetto alle richieste della Lega. A tracciare la rotta è il Parlamento e le decisioni finali spettano al presidente della Repubblica, non a Salvini. Se poi vincerà le elezioni farà la manovra, ma se le urne dovessero rivelare sorprese, cosa possibile, sarà fondamentale avere un governo di garanzia già in carica per fare una manovra che eviti l'aumento dell'Iva". 

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