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Vittorio Feltri allibito dopo il voto in Senato: "Hanno vinto gli imbroglioni"

Giulio Bucchi
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Nessuna speranza. Vittorio Feltri assiste sconsolato al dibattito in Senato sulla calendarizzazione della sfiducia al premier Giuseppe Conte. Per molti quelle di martedì sera erano le prove generali della nascita di una nuova maggioranza Pd-M5s e alla fine è andata proprio così: si voterà il 20 agosto, contro la volontà di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.  Leggi anche: "Mattarella tace perché non sa che c*** fare". Feltri, un'agghiacciante verità sul Colle Lo stesso Matteo Salvini, constato di essere in minoranza, ha provato a sparigliare proponendo a Luigi Di Maio di tagliare subito i parlamentari, come richiesto dai grillni, ma di tornare poi immediatamente alle urne, senza indugi, per votare a ottobre. Risultato? Il leader leghista è stato "costretto a fare marcia indietro" e, al momento, le urne anticipate sono state rinviate. Sentenza finale del direttore di Libero: "Hanno vinto gli imbroglioni". Quelli che pur di non dare la parola agli italiani preferiscono chiudersi negli inciuci di Palazzo. Salvini costretto a fare marcia indietro: voto rinviato sine die. Hanno vinto gli imbroglioni— Vittorio Feltri (@vfeltri) August 13, 2019

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