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Silvio Berlusconi e Salvini, brusca frenata nelle trattative. Lega, sospetto sul "doppio gioco" del Cav

Giulio Bucchi
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In pochi minuti, tutto cambiato. Matteo Salvini in Senato apre al taglio dei parlamentari e oltre a ottenere una tiepidissima accoglienza da Luigi Di Maio e una, ben più brusca, dal Quirinale, si vede "congelare" le trattative con Forza Italia. La "mossa del cavallo" del leader Leghista (Vittorio Feltri la chiama "retromarcia", molti retroscenisti di Mattarella "azzardo istituzionale") secondo il Quotidiano nazionale sarebbe stata mal digerita dagli uomini di Silvio Berlusconi. Un boomerang per la Lega, visto che l'accordo con gli azzurri (e Fratelli d'Italia) rappresentava l'exit strategy perfetta per il Capitano in caso di voto anticipato. Leggi anche: Pd in ginocchio dalla Carfagna, voci clamorose. Insospettabile slavina dentro Forza Italia Lo stesso Salvini pare aver rallentato sul tema: "Se ne riparlerà quando le prospettive politiche saranno più chiare", avrebbe confidato ai suoi. Altro che "patto siglato dal notaio", voce messa in giro da Luigi Di Maio alla vigilia: la verità è che Salvini e il Cav probabilmente in questi giorni si sentiranno, ma non si vedranno. I due si aggiorneranno dopo il 20 agosto, quando il futuro di Conte sarà più chiaro (forse). Di sicuro c'è anche che lo stato maggiore di Forza Italia ha respinto con forza l'ipotesi "annessione" del partito in un listone unico "Salvini premier", per salvaguardare la propria storia e identità. Anche Salvini, peraltro, nell'intervista al Corriere della Sera ha negato l'intenzione di inglobare il partito del Cav. E nella Lega, spiega ancora il Quotidiano nazionale, c'è chi pensa che Berlusconi stia facendo il doppio gioco: che sia cioè "formalmente allineato con Salvini ma mantenga contatti il fronte dei pontieri che stanno lavorando ad un governo istituzionale". Da Forza Italia respingono l'idea.

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