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Luigi Di Maio, granata sull'inciucio. "Stanco dei giochini", annullato il vertice col Pd

Giulio Bucchi
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"Sono stanco dei giochini". Da Luigi Di Maio nuova bomba sull'inciucio. Alle 11 il Pd e il M5s si dovrebbero rivedere per continuare la trattativa che porterà al governo dell'inciucio. Condizionale d'obbligo, stando allo sfogo del capo politico grillino: "Se non dicono sì a Giuseppe Conte è inutile vedersi", avrebbe confidato ai suoi il vicepremier, al termine dell'incontro interlocutorio a Palazzo Chigi terminato dopo mezzanotte. Di più: l'incontro previsto per le 11 sarebbe ufficialmente "in stand-by": "Rivedremo i rappresentanti del Pd quando avranno chiarito la loro posizione su Conte". Un bel macigno, visto che di fatto Di Maio rivela come le presunte aperture di Nicola Zingaretti al bis di Conte premier siano appunto solo uno specchietto per le allodole, una promessa (non ancora mantenuta) per vedere il resto delle carte in mano ai 5 Stelle.   Leggi anche: Ma quale "cambio di passo"? Mattarella, i dubbi sul "negoziatore" Conte Forse anche per questo Antonio Misiani, senatore dem in predicato di diventare l'eventuale ministro dell'Economia giallorosso, ha provato a rilanciare ad Agorà Estate su Raitre: "È giusto che Di Maio, essendo leader della maggior forza in Parlamento, rivendichi un ruolo nel nuovo governo, bisogna però' trovare un accordo su tante altre cose e su questo stiamo lavorando". Prima le poltrone, poi i programmi?

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