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Dario Franceschini punta in alto: dopo il ministero dei Beni Culturali vuole Lorenzo Casini sottosegretario

Caterina Spinelli
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Dario Franceschini è l'unico big del Pd che pare averci messo la faccia in questo esecutivo. E così ora pretende di essere ricambiato: non solo con un ministero (quello dei Beni Culturali), ma anche con una stanza a Palazzo Chigi. L'obiettivo del dem è cancellare tutto il lavoro dal suo predecessore, Alberto Bonisoli, e far rientrare i suoi uomini di fiducia. L'ex segretario piddino punta a Lorenzo Casini, già scelto - ricorda Il Fatto - come capo di gabinetto, ma potenziale sottosegretario visti i molteplici impegni del politico-scrittore di Ferrara. Leggi anche: Conte, Roberto Chieppa suo tecnico di fiducia va piazzato: ecco cosa gli riserba Non è detto che Franceschini riesca a imporre Casini per una casella da sottosegretario, da scippare al partito o a un altro esponente della sua nutrita corrente. Per il secondo giro di poltrone, quello più numeroso e complicato, cioè la scelta di circa 60 sottosegretari e viceministri, sarà necessario aspettare almeno la prossima settimana. Ma come si sa non è semplice averla vinta su quegli alleati Cinque Stelle dalle non poche richieste. 

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