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Matteo Renzi rassicura Giuseppe Conte. La verità? Con la scissione dal Pd il premier è fregato

Caterina Spinelli
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Matteo Renzi, prima di annunciare l'addio al Pd, ha telefonato a Giuseppe Conte. Una rassicurazione, la sua, che suona come un "tranquillo, nessuna intenzione di sabotare il Governo appena nato, anzi. Semmai l'opposto". Eppure a molti l'intenzione dell'ex premier pare una mossa furba e disperata - come scrive Massimo Franco per il Corriere - il tentativo è di occupare a tavolino uno spazio centrista, lasciato sguarnito dall'alleanza di governo; e di ritrovare in quella terra di nessuno spezzoni di Forza Italia, elettori orfani di rappresentanza, e tutta la nebulosa che non si riconosce in nessuna forza. Leggi anche: Senaldi: "Il piano perfetto di Renzi che uccide il Pd" L'incognita è quale credibilità e possibilità di successo possa avere un'operazione del genere. La scissione potrebbe minare il il nuovo esecutivo, che vanta numeri risicati di M5S e Pd al Senato. Se ne sono accorti Nicola Zingaretti e Dario Franceschini, che più volte hanno cercato di convincere il collega a non abbandonare.

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