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Daniela Sbrollini, neo-renziana scarica il Pd: "Perché Italia Viva mi ha convinto". Duro colpo per Zingaretti

Caterina Spinelli
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"Un magone enorme. Sono tre notti che non dormo". Spiega così il passaggio a Italia Viva, Daniela Sbrollini, senatrice del Veneto, che ha abbandonato il Partito democratico per sposare il nuovo progetto di Matteo Renzi. La Sbrollini non ha agito a cuor sereno. Da sempre infatti vanta una lunga esperienza nella militanza dem: gli esordi nella sinistra giovanile, poi nei Ds e infine nel partito che ora ha come segretario Nicola Zingaretti. "È stata una scelta non facile - prosegue un po' amareggiata sulle colonne del Tempo -. In 20 anni di militanza nel partito non ho mai fatto una scissione e non ho mai partecipato a una separazione, sono stata tra i fondatori del Pd a livello locale.... Da un po' di tempo, però, faticavo a trovare le motivazioni, il partito non è riuscito ad avere quella spinta nuova, riformista e propulsiva di cui aveva bisogno. Insomma, quei valori e ideali per cui è nato 10 anni fa". Leggi anche: Porta a Porta, Renzi svela la data delle scontro in tv con Salvini E l'ex premier sembra aver colto la palla al balzo: "Ho sentito e incontrato Renzi, i suoi temi mi hanno convinta. Il progetto è nuovo e più moderno e potrà riavvicinare persone lontane dalla politica, guardare a mondi lasciati ai margini. Il coraggio a Renzi non è mai mancato, e anche in questa occasione ne ha avuto. Ha deciso di staccarsi dopo la formazione del governo, che lui stesso ha contribuito fortemente a far nascere, perché aveva delle priorità: fermare Salvini e mettere in sicurezza il Paese facendo una manovra finanziaria all'insegna di risorse nuove, investimenti e lavoro. È normale che ci sia ora una sorta di smarrimento nel partito, tra militanti ed elettori... Dobbiamo spiegare le ragioni della nostra scelta, spiegare quali potenzialità ha Italia Viva". Sicuramente una dote a questo partito va riconosciuta: la capacità di aver insinuato il panico nel nuovo governo. 

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