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Matteo Renzi, qui rischia la carriera. "Non sono con lui". A sinistra, sentenza tombale

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Caterina Spinelli
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"È un segno preoccupante di immaturità politica e di irresponsabilità in una situazione in cui l' Italia ha bisogno, più che mai, di unità" padre Bartolomeo Sorge battezza così la scissione voluta da Matteo Renzi. Sorge scrive facendo proprio un sentimento diffuso non soltanto in Vaticano, ma anche in Cei. Gran parte della Chiesa - rivela Repubblica - auspicherebbe (stranamente) la tenuta del governo. Le perplessità sulla mossa di Renzi muovono anche dalla sostanziale allergia dei vescovi verso i partiti personali. "Mi sembra di rilevare - spiega l'ex fucino Stefano Ceccanti - che le istanze ufficiali del mondo cattolico, preoccupate della deriva sovranista di Salvini, temano anzitutto che in seguito all'iniziativa di Renzi ci possa essere un indebolimento del governo". Leggi anche: Senaldi sull'immigrazione: "Bastano 15 giorni". Il grande business e la nuova invasione Ma la perplessità arriva anche dal basso. "La scissione a freddo di Renzi non va né in direzione della stabilità di cui ha bisogno il Paese", dicono non a caso dall'associazione "Politica Insieme", nata nel tentativo di ridare unità alla presenza dei cattolici nello scenario politico. Mentre Paolo Ciani, consigliere della Regione Lazio e membro di Sant'Egidio, spiega che la sua rete Demos è nata con la convinzione che non è "il partito del capo il modello a cui ispirarsi: per noi partire dalle persone è la strada, partire dalla base. E lavorare nel campo del centro sinistra senza per forza essere parte di un partito". 

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