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Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, la telefonata: chi è l'uomo con cui salvano il centrodestra

Cristina Agostini
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Per riempire le piazze servono le persone. Ma per portare le persone in piazza servono idee e programmi. Soprattutto all' interno del centrodestra, dove la riforma della giustizia, l' abolizione del reddito di cittadinanza e le elezioni regionali, sono i punti di congiunzione della ritrovata coalizione. E proprio dalla manifestazione "IdeeItalia", la due giorni di incontri e dibattiti organizzata a Milano da Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera degli azzurri, arriva l' indicazione politica. La Lega, spiega Riccardo Molinari, presidente del gruppo del Carroccio alla Camera, è pronta a cancellare, insieme a Fi, il cosiddetto «spazzacorrotti». E Fratelli d' Italia, quando la coalizione tornerà al governo, userà il primo Consiglio dei ministri per cancellare reddito di cittadinanza, spiega Francesco Lollobrigida, presidente del gruppo parlamentare di Fdi. E poi Silvio Berlusconi e Matteo Salvini che trovano la quadra sulla Calabria. Fra i due c' è stata una telefonata chiarificatrice, dopo lo stop leghista al candidato indicato dal coordinamento azzurro per la presidenza della Regione. «Vogliono farci litigare, ma andiamo avanti uniti», dice il leader del Carroccio, «le Regioni non sono terra di conquista. Noi uniti siamo la sola risposta ai problemi di questo Paese. Uniti, più forti di prima». «Procediamo con la massima condivisione», gli fa eco il Cavaliere da Arcore, «interessa a tutti, al di là dei personalismi. Andiamo avanti, E troveremo soluzioni insieme». Leggi anche: Sta per nascere il partito di Giuseppe Conte. Clamoroso: quell'incontro segreto con la figlia di... Dunque idee, progetti e proposte, sono il mantra di Forza Italia, che sceglie Milano per «preparare» la partecipazione alla manifestazione del 19, organizzata dalla Lega, che non sarà affatto il «predellino» di Matteo. «È importante il confronto dentro il centrodestra, in Parlamento prima che nelle piazze», afferma la Gelmini, «dopo la fine del governo gialloverde, dobbiamo leggere con attenzione quello che sta accadendo: sta nascendo una coalizione politica destinata a durare nel tempo», spiega l' esponente azzurra, «di fronte a questo progetto strampalato dobbiamo ricostruire e ripensare il centrodestra. Ma anche se ci sono criticità, anche se qualche volta litighiamo, io non ho dubbi: l' alternativa a questo esecutivo si chiama centrodestra». Sul tavolo una contro manovra e una visione economia distante anni luce da quella proposta dal governo giallorosso. «Nella Nadef (La nota di aggiornamento al Def, ndr) ci sono nuove tasse per 10,6 miliardi. Noi vogliamo andare nella direzione opposta», afferma Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Fi, «siamo convinti che si debba applicare anche in Italia l' equazione della riduzione dei costi, dell' aumento della crescita e del benessere». Altro tema, tasse economia, attorno al quale i «soci» sono pronti a dialogare. Il 19, a Roma, non sarà solo il «predellino» di Salvini, ma il trampolino del centrodestra ritrovato. Certo, sotto le insegne di Forza Italia non tutto va come deve andare, come ammette le stessa Gelmini, consapevole delle criticità emerse dagli ultimi dati elettorali. E la mossa di Matteo Renzi di conquistare il centro dell' area moderata non va sottovalutata. «Voglio sottolineare l' importanza di dare voce ai ceti medi, che hanno subito e stanno ancora subendo un disancoraggio per via della crisi dall' economia e dalla società. Il 19 io farò come Berlusconi: non andrò in piazza. Io propongo un centrodestra con pari dignità per tutti i suoi partner». Per Simone Baldelli, deputato azzurro, Forza Italia deve «avere l' umiltà di ripartire dai temi vicini ai cittadini. Con 150 parlamentari all' opposizione non possiamo scrivere la manovra economica o dettare la politica estera. Ma possiamo scatenare l' Inferno nelle aule parlamentari per difendere i diritti dei consumatori, degli automobilisti, dei contribuenti e di tutti i cittadini vittime di burocrazie e malagiustizia». Per il collega Andrea Ruggeri, infine, «Silvio Berlusconi resta la nostra rockstar intramontabile. Ma la band a suo fianco va rinnovata». E oggi tocca proprio al leader della band suonare il proprio spartito a "IdeeItalia". di Enrico Paoli

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