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Vittorio Feltri contro Barbara Lezzi: "Cozze al posto dell'acciaio? Ho dubbi sul suo equilibrio psichico"

Davide Locano
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Ieri Aldo Grasso sul Corriere della Sera, in prima pagina, ha preso per i fondelli Barbara Lezzi, del Movimento 5 Stelle, già ministro per il Sud distintosi per la propria nullità, perché in un momento di torpore mentale ha dichiarato che se per caso l'Ilva dovesse chiudere, poco male: Taranto avrebbe la possibilità di rifarsi promuovendo la coltura dei mitili, cioè dei molluschi. Leggi anche: Lite con la De Girolamo, Feltri lascia Non è l'Arena Una proposta del genere è talmente ridicola da suscitare stupore e anche indignazione. Sostituire la produzione dell' acciaio con quella delle cozze è una ipotesi così cretina che meriterebbe un pernacchio. Ma noi ce ne asteniamo poiché non siamo ostili pregiudizialmente ai politici e alle politiche del Meridione, quand'anche da certe bocche escano bischerate sesquipedali. Ci limitiamo pertanto a dire a madame Lezzi che le conviene stare zitta allo scopo di proteggere la propria dignità. La signora in un recente passato aveva affermato che il Pil delle terre sotto Roma sarebbe accresciuto durante l'estate grazie al maggiorato consumo di energia elettrica dovuto all'iper funzionamento dei condizionatori. Una boiata tale pronunciata da una ministra, per quanto grillina, meriterebbe la radiazione dalle istituzioni di chi ne è autore. Eppure siamo stati costretti a ingoiarla senza eccedere in insulti. Ma l'idea di rimpiazzare il ferro con le cozze è surreale e fa nascere un sospetto sull'equilibrio psichico di Barbara Lezzi, la quale non si è chiesta neppure con quanti molluschi sarebbe economicamente equiparabile il fatturato dell' acciaio. Benché sia opportuno ricordare che la impepata di cozze piaccia molto agli italiani, tant'è che sono riusciti a digerire per oltre un anno la responsabile del dicastero dedicato al Mezzogiorno, che con le cozze forse ha delle affinità. di Vittorio Feltri

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