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Vittorio Feltri contro Giuseppe Conte e governo: disposti ad ogni nefandezza per il potere, mi disgustano

Davide Locano
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Questo governo sbrindellato pur continuando a zoppicare da storpio quale è, non merita nemmeno di essere sfiduciato dal Parlamento peggiore della storia repubblicana, dovrebbe ritirarsi per indegnità. Non c'è italiano che non si chieda in quali mani sia finito il Paese, mani bucate e probabilmente anche abbastanza sporche. Se accendi la tv assisti immancabilmente a spettacoli avvilenti, gente che litiga, si scazzotta, dice raffiche di cavolate enormi che non le salta neppure un cavallo in forma smagliante. Leggi anche: Vittorio Feltri: "Perché Giorgia Meloni è una forza della natura" Il premier, nonostante mantenga un certo aplomb, più intento ad accomodarsi nel taschino della giacca la pochette che non a guidare la baracca, non riesce a indovinare un provvedimento serio, tranquillizzante. E coloro che lo sostengono non ne condividono la politica cosicché nell'esecutivo si è creato un marasma senza precedenti in cui svettano i mediocri. È impossibile azzardare previsioni sulla stabilità delle istituzioni. Le quali più sono precarie e più durano per una semplice ragione. I peones se ne infischiano allegramente delle sorti della collettività e mirano soltanto a conservare il posto in Parlamento per questioni di sopravvivenza. Sono disposti a qualsiasi nefandezza pur di garantirsi la permanenza nelle stanze del potere, dalle quali deriva l' indennità di carica. Il resto conta quanto il due di briscola. A volte ci illudiamo che si chiuda la legislatura, ma è appunto una illusione che ci tiene vivi per disperazione. di Vittorio Feltri

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