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Sergio Mattarella, il retroscena: crisi già aperta sulla manovra, poi è intervenuto il Quirinale

Cristina Agostini
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Alla fine deve intervenire Sergio Mattarella e scongiurare la crisi di governo. Un governo lacerato dagli scontri interni fra Pd e Italia Viva, che venerdì 6 dicembre hanno litigato tutto il giorno sulle tasse avvicinandosi al punto di rottura. Nella serata ci sono stati colpi di scena, tavoli chiusi e riaperti, uscite di Giuseppe Conte per incontri istituzionali con il presidente del Ciad e con il presidente Mattarella, rivela il Tempo. E proprio l'incontro al Quirinale tra il capo dello Stato e il premier è stato risolutivo. Anche se Conte ha poi tenuto a precisare che "con Mattarella non c'è stato nessun accenno alla tenuta della maggioranza". Leggi anche: Il triangolo, "quei contatti tra Renzi, Di Maio e Salvini". Bruno Vespa, informazioni riservate: il voto a un passo Il compromesso raggiunto, alla fine, è stato l'azzeramento della tassa sulle auto aziendali. Un secondo passo indietro è stato sulla Plastic tax: "Abbiamo ridotto l'impatto dell'85% e la sua partenza è stata rinviata al primo luglio", ha spiegato Conte. Passo indietro anche sulla Sugar tax che partirà ma da ottobre 2020". Addirittura, ha detto il premier, "daremo più soldi alle famiglie e a tutti i cittadini perché distribuiremo a consuntivo 2020 ben 3 miliardi di super bonus per acquisti con moneta elettronica". Insomma, il governo si è salvato a pochi secondi dall'esplosione. "Dopo l'approvazione del ddl ci sarà un clima diverso e molte sono le risorse in cantiere", ha aggiunto Conte che dopo aver di fatto ritirato quasi interamente la stretta fiscale, ha detto: "È una menzogna che sia la manovra delle tasse". 

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