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Matteo Renzi dice sì al proporzionale? Un vero suicidio politico: Italia Viva sotto al 4 per cento

Caterina Spinelli
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Matteo Renzi rischia grosso. Il suo sì al proporzionale potrebbe eliminarlo dalla scena politica una volta per tutte. Proprio così perché il fu rottamatore si è dichiarato d'accordo sulla nuova legge elettorale sostenuta dal Pd e dalla Lega, così "si rimettono in moto i processi politici". Eppure l'ex premier ha posto anche dei limiti: "Va bene discutere di sistema proporzionale (il modello maggioritario lo avremmo potuto avere oggi se la riforma costituzionale del 2016 fosse stata approvata), ma con correttivi che non lo rendano un proporzionale puro e che assicurino le adeguate garanzie di rispetto del pluralismo politico e territoriale anche alla luce della riduzione del numero dei parlamentari" spiegano fonti a lui vicine che si definiscono contrarie a un modello analogo a quello spagnolo che favorirebbe le aree più densamente popolate a scapito delle altre. Leggi anche: Sondaggio Demos, Meloni e FdI volano oltre l'11 per cento. Allarme per la Lega Il problema però è un altro, ossia la soglia di sbarramento che potrebbe, come si discute in questi giorni, essere il 4 per cento. Un duro colpo a Renzi, soprattutto a ridosso dell'ultimo sondaggio pubblicato da Antonio Noto per cui Italia Viva è crollata sotto il 4%, al 3,5% per la precisione. E dunque quello del leader potrebbe essere un vero suicidio politico. 

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