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Forza Italia, ipotesi Berlusconi capogruppo al Senato

Andrea Tempestini
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In Forza Italia e nel Nuovo centrodestra già infuria la guerra delle poltrone: è caccia ai ruoli di rilievo e, soprattutto, ora come ora, alla poltrona di capogruppo. E per zittire tutti, ma soprattutto per alzare il livello dello scontro in vista della decadenza al Senato, Silvio Berlusconi vorrebbe impegnarsi in prima persona: lui capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama. Quelle che nelle ultime ore erano soltanto delle voci, cominciano a prendere consistenza tra i parlamentari berlusconiani. L'ipotesi - in verità più di un'ipotesi - è in campo. I nomi in campo - Si tratta. come detto, soprattutto di una mossa strategica in vista della dacadenza, che verrà votata martedì 27 novembre. Una mossa per mettere ancor più in rilievo a che cosa mira chi lo vuole far fuori: rendere acefalo il partito dell'ex premier. Fino a questo momento, per l'incarico di capogruppo, c'erano in ballo i nomi di Elisabetta Alberti Casellati e quello di Anna Maria Bernini. Ma ora c'è la carta-Silvio, anche se, con tutta probabilità, sarà una carta con un tempo molto limitato. Duplice obiettivo - Scegliere Berlusconi, spiegano fonti interne a Forza Italia, raggiungerebbe un duplice obiettivo. Il primo, suscitare l'entusiasmo della rinata Forza Italia. Il secondo, e principale, "creare un gigantesco caso politico" in vista della decadenza. Estromettere un senatore, infatti, è un conto. Ma "cacciare il leader indiscusso e indiscutibile della più importante formazione d'opposizione, per giunta capogruppo - spiega una fonta anonima - , è tutt'altra cosa". L'ultimo atto della guerra deve ancora iniziare.

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