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Giuseppe Conte teme Matteo Renzi: "Vedo movimenti strani", salta la testa del premier?

Caterina Spinelli
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Giuseppe Conte con il fiato sul collo. Il premier teme le mosse dalle retrovie della politica, in particolare quelle di Matteo Renzi. "Vedo strani movimenti" va dicendo secondo Repubblica ai dem. Il presidente del Consiglio non vede di buon occhio neppure i Cinque Stelle su cui si nasconde ancora l'ombra del dimissionario Luigi Di Maio. "Dopo l'Emilia ci siamo impegnati a ripartire - è il suo ragionamento - che senso ha questa escalation? Abbiamo tempo per trovare una soluzione, a patto che si scelga il pragmatismo e non la rigidità". Il governo infatti deve fare i conti con lo stop alla prescrizione, cavillo che vede Pd e M5s da una parte e opposizione e Italia Viva dall'altra. E proprio su questo tema Renzi ha posto il suo aut aut, se la riforma voluta da Alfonso Bonafede vede il via libera, Iv è pronto a far cadere tutto. Leggi anche: Giuseppe Conte e i legami con il Vaticano: la rete cattolica per fermare Salvini Nel caso di voto segreto infatti a Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia (con tanto di Renzi) mancano solo quindici franchi tiratori per affossare la riforma. E non solo. Conte, dunque, sente puzza di bruciato. Non perché tema davvero una crisi sulla giustizia, quanto piuttosto - prosegue il quotidiano di Verdelli - perché intravede nella parabola di Renzi un approdo preciso: la fusione con Forza Italia, la scomposizione e ricomposizione del quadro politico. Una volta chiusa la finestra elettorale di primavera, l'ex premier potrebbe chiedere la testa dell'avvocato per varare un altro esecutivo.

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