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Gad Lerner contro Matteo Salvini: "L'importanza del cordone sanitario che tiene a bada il sovranismo"

Davide Locano
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Con chi se la prende Gad Lerner? Ovviamente con Matteo Salvini. Il ritornello, in un commento su Repubblica di domenica 16 febbraio, non cambia. "Quanto è moderato per finta Salvini", il titolo dell'articolo, in cui il giornalista analizza la svolta-soft del leader della Lega, a cui ovviamente non crede. Lerner parla di "comportamenti estremisti": "Per questo Salvini, dopo la sconfitta in Emilia Romagna, ha compiuto una scelta che voleva accontentare quanti, silenziosamente, all'interno del partito, manifestavano perplessità per i suoi comportamenti estremisti", scrive. Leggi anche: Ponte Morandi, Gad Lerner difende Salvini Secondo Lerner, "a Salvini, invece, resta solo la speranza che in futuro, con l'aiuto dell'ungherese Orbàn, tutt'ora collocato nel Partito Popolare europeo, si spezzi il cordone sanitario che le destre moderate hanno stretto per tenere a bada i sovranisti". Proprio così, "cordone sanitario". Come se i sovranisti fossero degli appestati. Infine, la conclusione a senso unico: "La storia ci insegna che ha prodotto danni irreparabili. Non c'è Giorgetti che tenga. La Lega, rinchiusa nel cul de sac dei sovranisti, per venirne fuori dovrebbe andare contro la sua stessa natura. Il Salvini ganassa, il Salvini citofonatore, il Salvini del ragazzi, facciamo gli inglesi, resterà sempre un partner inaffidabile per le cancellerie europee", conclude Lerner.

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