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La Cassazione boccia i referendum sulla Giustizia: mancano le firme

Per nessuno dei sei quesiti referendari Radicali e Pdl hanno raccolto almeno 500mila sottoscrizioni valide

Roberto Procaccini
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Saltano i sei referedum per "la Giustizia giusta" indetti da i Radicali e (l'allora) Pdl. La commissione della Corte di Cassazione, che ha terminato ieri il controllo delle firme presentate in settembre, ha bocciato i sei quesiti referendari: nessuno di questi ha raggiunto la soglia minima delle 500mila firme a sostegno. Quando i promotori hanno consegnato al 30 settembre i moduli compilati dai cittadini, si parlava di una media di 530mila sottoscrizioni per quesito. Al netto delle firme annullate per irregolarità formali, il quesito referendario che più si avvicina al quorum è quello sulla responsabilità civile dei giudici con 420mila firme. Quello con meno firme, invece, è la domanda per l'abolizione dell'ergastolo. La commissione della Cassazione tornerà a riunirsi lunedì, quando dovrà dibattere dell'ammissibilità di firme arrivate dalla Calabria dopo la scadenza per la raccolta per disservizi postali. Non sarebbero comunque sufficienti, qualora fossero accolte, a raggiungere la soglia dei 500mila. Nella campagna referendaria, oltre che il primo promotore Marco Pannella, si erano spesi Silvio Berlusconi, Sel e SOcialisti.

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