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Il Corriere va in tilt:il titolo di De Bortolicontro la vignetta di Giannelli

Il quotidiano di via Solferino apre con "Napolitano chiede un programma". Ma sotto, si vede Re Giorgio...

Matteo Legnani
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Cortocircuito al Corriere della Sera. Nella prima pagina di oggi, il titolo d'apertura e la consueta vignetta di Giannelli vanno in due direzioni diverse. Il titolo di riferisce all'incontro di ieri sera al Quirinale tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Enrico Letta: "Napolitano chiede un programma" recita. Ora, per chi abbia anche solo vagamente seguito le dinamiche intercorse dallo scorso aprile ad oggi tra il Colle e Palazzo Chigi, è un titolo surreale, quasi comico. Napolitano è stato fin qui il dominus indiscusso del governo, che si è mosso sempre e soltanto lungo il percorso indicato di volta in volta dal capo dello Stato. Sia in termini di programma, sia in termini di strategia, vedi il caso del ministro Cancellieri. Viene dunque da chiedersi, leggendo quel titolo: e a chi lo chiede Napolitano un programma? A se stesso? Evidentemente, il titolo mira a creare una distanza tra il programma del governo e la volontà di Napolitano. A creare l'immagine fittizia di una autonomia del governo rispetto ai desiderata del Colle. Sotto, però, viene "smascherato" dalla vignetta di Giannelli che ritrae Giorgio Napolitano in uno dei lussuosi saloni del Quirinale: il capo dello Stato punta il dito ammonitore verso un quartetto composto dal premier Enrico Letta, il suo vice Angelino Alfano, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. Che sono tutti vestiti da servitori: la Guardasigilli da cameriera, il titolare del Mef da cerimoniere di corte, il vicepremier da maggiordomo e il presidente del Consiglio da paggio. Tutti sull'attenti a prendere ordini da Re Giorgio. Titolino sopra il disegno: "Strategia con (staccato) divisa". Scegliete voi quale immagine di governo ritenete più credibile. Forse, dovrebbero scegliere anche in via Solferino...

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