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L'ipotesi: "Napolitano potrebbe dimettersi col discorso di fine anno"

Giorgio Napolitano

Secondo alcuni rumors, Napolitano starebbe pensando ad un discorso d'addio. L'avvertimento pochi giorni fa: "Se si pesta acqua nel mortaio ne trarrò le conseguenze..."

Ignazio Stagno
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"Napolitano potrebbe dimettersi". Se il governo non mette seriamente mano alle riforme, piuttosto che sciogliere le Camere il Capo dello Stato sarebbe pronto a lasciare. Lo scrive il  Corriere della Sera .  Secondo i rumors che arrivano dal Quirinale e le voci di corridoio raccolte  da Affaritaliani.it, Napolitano potrebbe lasciare il suo incarico già domani sera, martedì 31 dicembre, annunciando la sua decisione in diretta tv con il consueto discorso di fine anno. Chi lo ha incontrato nelle ultime ore parla di un Re Giorgio determinato che potrebbe mollare la poltrona senza però sciogliere le Camere. Il segnale - Il Capo dello Stato l'aveva lasciato intendere con chiarezza anche nell'udienza al Quirinale del 16 dicembre "con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile": se si continuerà a "pestare l'acqua nel mortaio", ne trarrà le conseguenze. Napolitano, come racconta anche Affaitaliani.it potrebbe proprio rendere pubbliche le sue dimissioni durante il discorso di  fine anno  che si preannuncia  molto più breve del solito. Tradizionalmente il discorso è un messaggio rivolto alle famiglie e il Presidente traccerà un bilancio amaro del passato 2013. Con un richiamo, l'ennesimo, alla responsabilità dei partiti nella fase "eccezionale" che attraversiamo. Discorso d'addio? - E' quasi certo che nel discorso ci sarà un riferimento al patto che i partner delle "larghe intese" compreso il Berlusconi poi uscito dalla coalizione, s'impegnarono a onorare davanti a lui, quando Enrico Letta giurò tra le sue mani prendendo posto a palazzo Chigi. Poi arriverà l'appello sulle riforme: In primo luogo quella della legge elettorale, divenuta ancor più indilazionabile dopo che la Consulta ha messo tutti in mora con una sentenza che ha alzato impietosamente il velo sull'inaffidabilità della classe politica.   

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