Coronavirus, Luigi Bisignani: "Angelo Borrelli è un contabile, Guido Bertolaso si sarebbe mosso da medico con un piano concreto"
Luigi Bisignani immagina i "dialoghi dal paradiso" per offrire il suo punto di vista sull'emergenza coronavirus che ha investito pesantemente l'Italia. I protagonisti della conversazione immaginaria, pubblicata sulle colonne de Il Tempo, sono Francesco Cossiga, Giulio Andreotti e Giuseppe Zamberletti. Quest'ultimo è stato il padre della protezione civile e offre a Bisignani lo spunto per parlare di Angelo Borrelli, l'attuale capo nonché il commissario straordinario dell'emergenza. "Non lo conoscevo, ho fatto chiedere a Guido Bertolaso, che li ha cresciuti tutti. Mi ha detto che si occupava di amministrazione e conti. Proprio quello che ci vuole per combattere il virus... un contabile".
Verso la "calamità sanitaria". Collasso previsto: "4 o 5 giorni": poi sarà impossibile curare tutti
Poi Bisignani utilizza Zamberletti per sostenere che Bertolaso si sarebbe mosso diversamente: "Al posto di quei bollettini diramati da Borrelli che sono serviti solo a creare angosce irrazionali, avrebbe approntato un piano più concreto". Ovvero si sarebbe mosso da "medico e non da commercialista, capendo subito che il problema era legato alla respirazione e alla necessità di potenziare i reparti di rianimazione. Bertolaso - sottolinea Bisignani - avrebbe anche ottenuto i pieni poteri per identificare tutti i letti per le terapie intensive, mobilitando le strutture pubbliche, quelle private, requisendo gli ospedali militari, organizzando con l'esercito ospedali da campo ovunque. Così agendo - chiosa Bisignani - avrebbe dato un segnale di tranquillità al nostro Paese".